strategie per godere a tavola

giovedì 26 gennaio 2012

Tagliatelle al Vecchio Sugo Livornese

ECCOCI!!!! La mia idea di mantenere una cadenza settimanale è già precipitata, complice il lavoro, l'influenza e scazzi vari.... Vabbè vediamo di recuperà, no? Che ne dite di un bel primo, di facile preparazione, e che, come al solito, richiede qualche ponce per digerire...

Tagliatelle al vecchio sugo livornese.(x4)

Cosa vi serve:
  • due cipolle rosse di Tropea;
  • mezzo litro di latte;
  • prezzemolo;
  • uno spicchio di aglio;
  • peperoncino;
  • 750gr. pomodori pelati di buona qualità;
  • due tuorli d'uovo;
  • tagliatelle fresche.
Come:
  • lasciare le due cipolle intere a mollo nel latte,aggiunto di un pò d'acqua fredda, per almeno 12 ore;
  • asciugare le cipolle e tritarle finissimame;
  • mettere in padella olio extra vergine e preparare il soffritto con le cipolle, il prezzemolo tritato,e lo spicchio d'aglio, possibilmente in camicia (lasciate la buccia e infilzatelo con uno stecchino, vi sarà più facile levarlo dopo ;-) );
  • quando la cipolla imbiondisce, aggiungere i pelati e fare cuocere per almeno mezz'ora a fuoco ridotto rimestando ogni tanto;
  • Far  cuocere le tagliatelle alla cottura che vi piace di più;
  • una volta scolate, aggiungere il sugo (NON SUR FOO MI RACCOMANDO DI NON SALTARE MAI LA PASTA ALL'UOVO) e i due tuorli d'uovo sbattuti.
  • rigirate per bene, aggiungete un filo d'olio a crudo e un ciuffetto di prezzemolo e servite;
  • e ora SCOFANATELE, poi vedrete mi ringraziate!
Suggerisco, se vi piace il formaggio, di grattugiare sopra grana stravecchio o peorino stagionato bello forte, ma non sciupatela con il grana fresco delle buste per favore!!!

Qui ci si può bere un bel vino bianco corposo...mmmmm.....qualcosa che viene da terre dove gli ingredienti che avete usato crescono quasi spontaneamente.... tipo una FALANGHINA dell'irpinia che dite????

Scrivendo questo post ho ascoltato musica beat italiana anni 60... eccone una
http://youtu.be/CrLS8vq0TbM
ma sennò anche i Corvi, i Gufi (ma perchè si chiamavano tutti come degli uccellacci maledetti???) o l'equipe 84...ci sono cresciuto...ci siamo cresciuti tutti....mi vengono in mente i viaggi in macchina con mi mà e mi pà quand'ero piccino... BELLO DE!!!

Ciao belli! Mi raccomando fate ammodino!!!



sabato 14 gennaio 2012

Acquacotta alla via della maremmana.

Bongiorno amicissimi affamatissimi... oggi mi è venuta voglia di scrivere una ricettina leggera, sapete, di quelle da fà quando ti svegli con la ribotta di vino addosso....insomma DELICATISSIMA direi!!!
E' abbastanza inflazionata vabbè ma questo tipo si trova solo come variante, quindi....

Acquacotta alla via della maremmana.

Cosa vi serve:
  • senza dubbio la pentola...che deve TASSATIVAMENTE essere un coccio con coperchio;
  • fave fresche (o piselli);
  • bietola;
  • due carote;
  • un gambo di sedano;
  • mammole (o carciofi lavorati se non le trovate);
  • un uovo extra fresco a testa;
  • pane toscano (sciapo);
  • pecorino (di quello bono) da grattare;
  • due foglie di salvia.
Come?:
  • soffrittino veloce con una carota e mezzo sedano a cubetti e la salvia;
  • togliere la salvia;
  • aggiungere il resto delle verdure fino a circa metà coccio, e far appassire per poco nell'olio rimestando per benino;
  • coprire con acqua fredda fino a livello,aggiungere un pugnetto di sale,tappare col coperchio e lasciare bollire a fuoco basso per circa un'ora rimestando di tanto in tanto;
  • aggiungere direttamente nella pentola un uovo a persona in modo che si cuocia sulla superficie (come in camicia via è facile...);
  • tostare le fette di pane e strusciarle leggermente di agliazza.
  • in tavola!!! si serve il coccio in tavola, ogni mangione troverà nel piatto le fette di pane su cui verserà con un mestolo l'acquacotta e il suo bell'ovino, e coprirà bene bene col peòrino.
  • ABBUFFAGGIO TOTALE.
Questo è un bel piattino, molto semplice da fare, che lascia per casa quell'odorino bono bono che farebbe venì fame anche a'morti...una volta fatta va finità però, perchè altrimenti il giorno dopo sà un poino di SCUDERIA...

Come vino....mmmmmmmm....fammici penzà..... per non andà tanto in là un bel Bianco di Pitigliano via... o un bell' IGT terre di maremma (possibilmente di Suvereto) che è un IGT nuovo nuovo e se ne trovano certi interessantissimi...

Come canzoni, qui non sò perchè il piatto è lunghino da cucinare e dopo....beh dopo la musica la fate voi col corpo (come dice quello lì... troma di 'ulo, sanità di 'orpo).... quindi oggi vi consiglio un disco che per intero scommetto lo avete sentito in pochi... QUEEN " A NIGHT AT THE OPERA" capolavoro...

MA COS'E'???? LA FOTO????? NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO GUARDALI'BELLINA DE'!!!!
Via bimbi vi lascio con l'acquolina...fatemi sapè come viene....

giovedì 12 gennaio 2012

LE FOTO DEI PIATTI

Messaggio per tutti quanti... al momento non posterò foto dei piatti di mia produzione!
A parte che voglio dì... siete tre gatti in croce, ho iniziato ieri e già c'avete le pretese.... siete fiòsi di nulla vai!!!!
Comunque, si fa cosi... mandatemi la foto, se fate il piatto, MA CON VOI CHE LO REGGETE così vi si vede in ghigna!!!!
Scherzi a parte potrebbe veramente diventare una cosa SOCIAL (che va parecchio di moda ora come parola) abbestia.


Quindi, ancora una volta... ALL'ABBUFFE'

Torta di riso pepata (alla bruciaùlo).

Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, finalmente si inizia... con un piattino molto semplice ma che provoca grande libidine; può essere utilizzato come antipastone, per un brunch o come primo consistente..la ricetta penso sia maremmana, non so mi Mà da dove le tira fuori....boh...

Torta di riso pepata (alla bruciaùlo), per 4 persone.

Ingredienti necessari:
  • 500gr di riso;
  • un uovo a persona;
  • 300gr di ricotta fresca (meglio se di capra);
  • 100gr di pecorino grattugiato;
  • 500gr di pasta per il pane/pizza (si compra già fatta anche al supermercato);
  • pepe nero a piacere.

Come?
  • Lessare il riso, scolare e lasciare raffreddare;
  • rompete le uova, sbattetele leggermente; aggiungere il pecorino grattugiato e la ricotta sbriciolata;
  • aggiungere il pepe (attenzione all'effetto che da il nome alla ricetta!!!);
  • stendere la pasta del pane su una teglia ben oliata, nel frattempo accendere il forno a 160°;
  • stendere sul disco di pasta il composto di riso;
  • infornare quando il forno è in temperatura per 40 minuti di cottura;
  • GODETE!
Può essere mangiata sia calda che fredda di frigo, è semplice ma consistente... il sapore piccante chiama un vino bianco con note erbacee prevalenti...io ci berrei un bel Vermentino (di Gallura o di Bolgheri fate voi in base al grano che avete).

Infine, mi piacerebbe abbinare una canzone, da ascoltare mentre cucinate...in questo caso
PUPPE A PERA, nella versione di Francvesco Nuti...cercatela sul Tubo (anche perchè non so se qui posso inserire i links).

martedì 10 gennaio 2012

Prima comunicazione

In Turchia lo sanno...
....se mi dedicano anche i croccanti vuol dire che di cibo NE SO!
Scherzi a parte, ovviamente sto impostando la cosa da zero,ma l'idea mi entusiasma molto! Ovviamente ci saranno rivoluzioni grafiche continue, la mia idea è di proporre ogni volta un piatto TRADIZIONALE, un vino (o una birra) e una canzone da ascoltare...
Poi decidete voi in che ordine mettere le cose...preferite il vino prima della ricetta??? Vabbè basta che non vi tirate BRIAI TEGOLI....
A proposito...spero di ricevere commenti, insulti e,alla fine di tutto, i risultati ottenuti...
Non mi resta che dire... ALL'ABBUFFE'!!!

L'inizio di un'idea consunta

Oggi, 10 gennaio 2012, ho preso la mia decisione.
DIFFONDERO' IL SAPERE.
Piano piano inserirò le ricette che mia madre, santona della cucina tosco-piemontese, mi sta lasciando in eredità su un libro che sta scrivendo a mano per me.
Non voglio insegnare a cucinare a nessuno, VOGLIO TRASMETTERE IL MODO DI FAR SBAVARE I VOSTRI COMMENSALI davanti a quello che creerete.
NO FINGER FOOD.
NO NOVELLE COUSINE.
NO MOLECOLARE.
SOLO GUSTO!!!